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Can Germany Be an Example for the Crisis Countries?

  • Autores: Fabian Lindner
  • Localización: Economía & lavoro: rivista quadrimestrale di politica economica, sociologia e relazioni industriali, ISSN 0012-978X, Vol. 47, Nº 3, 2013, págs. 151-162
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • Austerità, moderazione salariale e competitività per tutti: questa è la ricetta dei decisori politici tedeschi per i paesi in crisi come Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia. La Germania ha applicato politiche simili nella prima meta degli anni 2000, e il risultato sembra oggi esserne alta crescita e bassa disoccupazione. Tuttavia, se si guarda alle politiche economiche seguite dalla Germania a partire dalla introduzione dell’Euro nel 1999, si constaterà che la crescita fu soffocata dall’austerità e dalle riforme del mercato del lavoro. Inoltre, la forte dipendenza dalle esportazioni dovuta all’alta competitività ha significato (e ancora significa) che la Germania si avvantaggia della crescita da debito dei propri partner commerciali, cioè proprio quelli che ora la Germania denuncia come irresponsabili. La buona performance economica tedesca dalla crisi finanziaria del 2008 non è dovuta dunque alla austerità o alle riforme del mercato del lavoro, ma a politiche fiscali espansive e alla riduzione delle ore lavorate. Nell’articolo si mostrerà come le politiche economiche tedesche fino al 2008 hanno funzionato solo perché i partner commerciali europei della Germania hanno adottato politiche esattamente opposte alle sue. La insistenza della Germania nel pretendere che altri copino le sue politiche è basata sulla fallace convinzione che tutti i paesi possano incrementare la propria competitività relativa di prezzo.


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