In questo lavoro l'analisi della ordinanza n. 24/2017 della Corte costituzionale relativa al celebérrimo caso Taricco si incentra su tre questioni in essa affrontate, concernenti rispettivamente la natura della prescrizione, l'efficacia diretta dell'art.
325 TFUE e la competenza nazionale in tema di prescrizione, la distinzione tra i l caso Taricco e i l caso Melloni. Al riguardo l'Autore critica le scelte opérate e gli argomenti utilizzati dalla Consulta nel suo rinvio pregiudiziale alia Corte di giustizia; scelte e argomenti rivelatori, a suo giudizio di un approccio "sovranista" ai rapporti tra ordinamento nazionale e ordinamento UE. In particolare, l'Autore avrebbe preferito che la Corte costituzionale avesse assunto posizioni meno " d i - fensiviste" e piú dialogiche, meno "antagoniste" e piú desiderose di favorire una intégrale riforma della disciplina italiana della prescrizione, nella prospettiva di una reale integrazione tra ordinamento nazionale e ordinamento europeo.
This essay analyses the ltalian Constitutional Court order n. 24/2017 in the well-known Taricco case, with a focus on three main issues, Le. the nature of the statute of limitation; the direct effectiveness of Art. 325 TFEU and the domestic jurisdiction over issues relating to the statute of limitation; and the distinction between the Taricco case and the Melloni case. The Author criticizes both the decisions taken and the arguments used by the Constitutional Court in its request for a preliminary ruling by the European Court offustice, since, in his opinión, they point to a nationalist view on the relationship between the domestic and the EU legal system. More specifically, the Author would have preferred if the Constitutional Court had adopted a less conservative/antagonistic and more open, dialogue- based approach, Le. an approach that might trigger a radical reform of the ltalian rules on the statute of limitation, with the ultímate goal of achieving an effective integration between the domestic and the European legal system.
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