La recente previsione normativa della circostanza aggravante ex art. 61 n. 11 quinquies c.p. ha espressamente immesso nello scenario del reato la fenomenología della c.d. violenza assistita, giá anzitempo valsa, nei risultati delle scienze sociologiche e psicologiche, ad ampliare la platea delle vittime dei reati di violenza familiare con riguardo ai minori che assistano o comunque vivano la realtá "maltrattante", e ne subiscano gli effetti psicologici e materiali. Le perplessitá sollevate dalle prese di posizione della giurisprudenza sul tema fanno da sfondo alia proposta di una lettura pénale dell'ipotesi circostanziata sviluppata all'insegna di una ragionevole frammentarietá, che muove da una riflessione sull'offensivitá nel delitto di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p., e sulla sua struttura tipica, per approdare ad una stretta delimitazione dell'area dell'aggravamento disegnato dalla violenza assistita dal minore.
The recent law provisión on the aggravating circumstance pursuant to art. 61 n. 11 quinquies of the ltalian Criminal Code has explicitly included the so-called witnessed violence in the scope of criminal offences, thus replicating what sociology and psychology have long recognized as a phenomenon that extends the range of victims of family violence with résped to children who witness or experience the "abusive" reality and bear its psychological and material consequences. The concerns raised by the European Court in this área are the backdrop to the proposal for a criminal interpretation of a detailed, albeit reasonably fragmented, hypothesis that starts from a reflection on the offensiveness underlying the crime of domestic violence governed by art. 572 of the Criminal Code and its typical structure, to reach a strict definition of the scope of the aggravating circumstance of violence witnessed by minors.
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