Dopo quella stragista del 1992-93 si sperava di inaugurare una nuova stagione in cui fosse possibile mantenere “la promessa che, disarticolati i gangli vitali della criminalità mafiosa e i suoi risalenti legami con la politica collusa, fosse possibile coniugare sviluppo e legalità”. A quasi 25 anni di distanza quella promessa risulta clamorosamente tradita. In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016, il procuratore generale di Palermo chiede al ministro della Giustizia di dare un segnale forte facendosi promotore di un’iniziativa di legge che preveda l’inserimento dei più rilevanti reati in materia di corruzione nell’elenco dei reati per i quali è previsto il raddoppio dei termini di prescrizione.
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