Il Giudice dell’udienza preliminare “deve” pronunciare sentenza di non luogo a procedere quando risulta positivamente ed inequivocabilmente dagli atti una situazione che esclude l’esistenza del fatto di reato o la sua commissione da parte dell’imputato, nonché nel caso in cui gli elementi acquisiti siano talmente poco significativi da rendere inutile il vaglio dibattimentale, perché non idonei a determinare la condanna dell’imputato. Al Giudice suddetto è rimessa una valutazione di merito, da condurre nel rispetto della funzione propria dell’udienza preliminare: quella di fare da filtro rispetto ad imputazioni “azzardate”.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados