In questo contributo si forniscono alcuni elementi per interpretare i rapporti tra agricoltura e allevamento transumante nella Puglia centro-settentrionale tra tarda Antichità e tardo Medioevo attraverso la prospettiva delle dinamiche di mobilità geografica che interessano le popolazioni contadine. Lontani dall'encellulement descritto per le società contadine francesi medievali e moderne, la mobilità risulta infatti essere un carattere originale del rapporto tra uomini e campagne italo-meridionali. Un fattore decisivo, anche se non esclusivo, della longue durée di questo aspetto dell'organizzazione economica e sociale delle campagne è individuato dalle scelte economiche delle istituzioni ecclesiastiche e laiche, e tra queste ultime, in primo luogo, della Corona.
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