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Resumen de Tra memoria e invenzione: Carducci personaggio di romanzi e racconti

Alessandro Merci

  • Il saggio si sofferma sulla ricezione carducciana nella narrativa e nella memorialistica italiane tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. L'autore rileva la presenza di Carducci nei testi di Enrico Annibale Butti, che, a Suo avviso, ha aperto le fila accogliendo, nel 1892, ne "L'automa", Carducci tra i suoi personaggi, Annie Vivanti, che realizza una 'trasfigurazione romanzesca di Carducci ne "I divoratori" (1910)', Enrico Corradini, il quale, ne "La guerra lontana" (1911), fa di Carducci 'un nazionalista integrale', Alfredo Oriani, che alterna, nei suoi romanzi ("Disfatta", 1896; "Monotonie", 1878), 'elogi e frecciate velenose', Alfredo Panzini, la cui carriera letteraria si svolge 'interamente' nel segno del Maestro conosciuto a Bologna, Lorenzo Viani, nelle cui pagine Carducci è 'una presenza viva', Marino Moretti, Riccardo Bacchelli, Alberto Moravia, Carlo Cassola e Giorgio Bassani, autori nelle cui opere, invece, Carducci non è 'più messo in scena' ma è 'citato in quanto facente parte del pantheon nazionale' e 'si limitano a divulgare stereotipi ormai consolidati'. La "Montagna incantata" (1924) di Thomas Mann è, per Merci, il 'caso più significativo' nel Novecento.


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