Nel saggio viene esaminato l’utilizzo dell’argomento dell’effet utile nella giurisprudenza della Corte di giustizia europea (CGUE). A distanza di anni dal suo primo apparire nelle decisioni della corte internazionale di giustizia, la CGUE impiega l’effet utile, in senso forte, per affermare la supremazia e l’effetto diretto del diritto comunitario e, in un senso più debole, per interpretare le direttive alla luce delle loro proprie finalità. La ricaduta si risolve in un’estensione del campo di applicazione delle direttive in materia sociale, lette sempre più quali strumenti di armonizzazione dei diritti del lavoro nazionali tendente all’uniformità e alla semplificazione.
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