Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


L’imbestiamento in Dante: il caso di Vanni Fucci secondo due commenti trecenteschi alla Commedìa e la contrapposizione con il magnanimo Ulisse

    1. [1] University of Florence

      University of Florence

      Firenze, Italia

  • Localización: Hápax: Revista de la Sociedad de Estudios de Lengua y Literatura, ISSN-e 1988-9127, Nº. 10, 2017, págs. 33-53
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      It’s proposed a reflection based on the comparison between two famous characters of Dante’s Inferno: a thief that has lost human marks because of his bestiality, and an indefatigable researcher of human vices and virtues for desire of knowledge, that is the most noble part of human intellect, unfortunately limited. A help for understanding the question can be provided thanks to some unpublished commentaries of the XIVth century.

    • italiano

      Viene proposta una riflessione basata sul confronto tra due famosi personaggi dell’Inferno dantesco: un ladro che ha perduto le connotazioni umane esibendo la sua componente “inferiore” connotata dalla bestialità, e un inesausto indagatore dei vizi e delle virtù umane che sacrifica ogni altro aspetto della propria esistenza alla ricerca dell’appagamento del proprio desiderio di conoscenza, cioè l’aspetto più nobile dell’intelletto umano, purtroppo limitato dal momento storico inopportuno. Di aiuto per una comprensione di tale contrapposizione possono servire commenti inediti rintracciati dallo studioso di epoca coeva a Dante


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus

Opciones de compartir

Opciones de entorno