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Resumen de Fortuna moderna e marginalità medievale del "Karolus Magnus et Leo Papa" di Modoino d'Autun

Francesco Stella

  • L'A. ricostruisce la storia degli studi sull'anonimo Karolus magnus et Leo papa, dai lavori di B. von Simson a quelli di C. Erdmann, H. Beumann, K. Hauck e D. Schaller, fino ai più recenti studi nati in occasione della ricorrenza, nel 1999, dell'anniversario dell'evento celebrato nel poemetto: l'incontro fra Carlo Magno e papa Leone III a Paderborn (a. 799). L'A. torna ad affrontare i temi centrali di questo intenso dibattito (completezza o incompletezza del testo, sua collocazione cronologica, ipotesi di paternità), aggredendoli alla luce delle più recenti acquisizioni della ricerca. I lavori di D. Korzeniewski e R.P.H. Green sulle ecloghe carolingie, l'approfondimento verticale del dato documentario e la ricerca delle fonti del Karolus magnus et Leo papa, la possibilità di effettuare puntuali statistiche dei fenomeni metrici: da tutti questi elementi sono emerse significative coincidenze tematiche e stilistiche, nonché una perfetta compatibilità cronologica, con l'attribuzione del testo a Modoino, autore di due ecloghe e di una corrispondenza poetica con Teodolfo. L'A. discute quest'ipotesi di paternità e porta due nuovi argomenti atti a convalidarla: una dichiarazione dello stesso Modoino, che nel finale della sua seconda ecloga annuncia di voler narrare le gesta di Carlo Magno; e il contenuto del ms. Zürich, ZB, C 78, testimone unico del Karolus magnus et Leo papa, che ha conservato una poesia di Teodulfo a Modoino e la risposta di quest'ultimo. L'ultima parte del saggio rileva, in opposizione all'ampio apprezzamento riscosso nella moderna letteratura critica, la scarsa diffusione e fortuna del Karolus magnus et Leo papa in età medievale. In appendice si riportano alcune immagini tratte dal ms. di Zurigo e si presentano i principali passi paralleli con l'opera di Modoino.


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