Pur non essendo dotata di grande formazione scolastica, nei Sermones Umiltà di Faenza mostra un'elevata capacità di riprodurre le forme stilistiche tipiche del genere letterario, talvolta anche nelle sue forme più elevate; tale capacità dipenderà da un'interiorizzazione profonda dei modelli che costituivano le sue auctoritates. Ciò non avviene però per il cursus, rispetto al quale Umiltà sembra sostanzialmente indifferente; e ciò a dispetto del fatto che i suoi modelli più importanti (come Gregorio Magno, Bernardo In laudibus Virginis matris e soprattutto Pier Damiani) curassero in modo particolare le clausole in fine frase, sia pure in modi diversi. L'analisi quantitativa del cursus è condotta secondo le metodiche più moderne, in particolare quelle elaborate da T. Janson e G. Orlandi; in appendice è riportata, come materiale documentario, l'intera scansione ritmica dei Sermones.
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