Il contributo intende ricostruire le condizioni economiche e gli atteggiamenti etico-economici che avrebbero caratterizzato il console di età altorepubblicana P. Valerio Publicola. Per questo fine vengono analizzate le fonti letterarie antiche che informano, spesso in maniera contradditoria, su tali temi e le si mettono in prospettiva con alcune evidenze archeologiche – in particolare le residenze aristocratiche e le pratiche funerarie – relative al tardo VI-inizi V secolo a.C. La paupertas del celebre console, evidenziata da molti autori antichi, si rivela come una costruzione ideologica e letteraria di età augustea. Il contributo identifica altresì una tradizione orale e poi scritta più antica, ripresa in particolare da Cicerone e Plutarco – e prima ancora verosimilmente presente in Valerio Anziate –, che configura lo status economico (e, forse, gli atteggiamenti etici) di Publicola in una maniera coerente e ben comparabile con il quadro politico, sociale e materiale ricostruibile per le aristocrazie romane di età altorepubblicana.
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