Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


Resumen de Giustizia e costituzione: scienza politica e intelligibilità della storia secondo Aristotele ("EN", V, 1134a 25-1135a 8)

Elisabetta Poddighe

  • English

    In NE Book V Aristotle recognizes the condition required for the implementation of a particular kind of justice, namely, political justice (politikon dikaion): that condition is a form of government (politeia). Central to the point of Aristotle’s comparising politeia and political justice is the intelligibility of political justice (and of politeia): political justice becomes intelligible in that it departs from absolute justice, in the same way as forms of government deviate from the ideal one i.e. the best form.

  • italiano

    Nel quinto libro dell’Etica Nicomachea Aristotele definisce la condizione necessaria perché una particolare specie di giustizia, il giusto politico (politikon dikaion), trovi attuazione: è l’esistenza di un ordine politico formalmente definito (politeia). Al centro della riflessione aristotelica sul giusto politico è il rapporto che passa tra questa particolare modalità di configurazione della giustizia e la politeia reale. È infatti la comprensione di quel rapporto a rendere intelligibili i fattori politici “indipendenti” (indipendenti cioè dalla natura, dalla necessità o dal caso) che condizionano la storia delle comunità politiche e che costituiscono l’oggetto di studio proprio della scienza politica. Attraverso la comparazione con la politeia Aristotele riflette sull’intelligibilità del giusto politico: in quanto si discosta dalla nozione assoluta di giustizia, come la politeia reale si discosta da quella ideale, il giusto politico diventa intelligibile.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus