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The bathybenthic and pelagic molluscan fauna off the Levantine Coast, eastern Mediterranean.

  • Autores: Cesare Bogi, Salvatore Bella
  • Localización: Bollettino Malacologico, ISSN 0394-7149, Nº. 39, 5-8, 2003, págs. 79-90
  • Idioma: inglés
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      A total of 4580 molluscan specimens, identified to 43 species, have been collected during eleven cruises off the Mediterranean coast of Israel at depths between 734 and 1558 m. Much of the material examined consists of juvenile specimens and empty shells - only 23 species were represented by living specimens, 11 of these were represented solely by juvenile specimens. Five species constitute new records for the eastern Mediterranean, 8 are newly recorded from the Levantine sea. The deep waters of the eastern Mediterranean are effectively separated from the Atlantic Ocean by the shallow Gibraltar and Sicilian sills. Yet, the most common benthic molluscs in depths greater than 1000 m off the Israeli coast are of Atlanto-Mediterranean and Boreal distribution, either eurybathic species with upper bathymetric range well within the circalittoral, or having epipelagic larvae. Though the benthic molluscan fauna is considerably impoverished compared with the western Mediterranean, 12 of 13 of the Mediterranean pelagic thecosomate species were collected. The Quaternary anoxic events, combined with the barrier posed by the shallow Siculo - Tunisian sill, and the basin’s oligotrophy provide a plausible explanation for the sparse and impoverished mollusc fauna in the Levantine bathyal.

    • italiano

      Durante undici crociere oceanografiche intraprese al largo delle coste d’Israele a profondità comprese tra 734 e 1558 metri, sono stati raccolti 4580 esemplari di molluschi ascrivibili a 43 specie differenti. Gran parte del materiale esaminato è costituito da esemplari giovanili e conchiglie vuote. Solo 23 specie sono state rinvenute viventi e, tra queste, 11 specie sono rappresentate esclusivamente da esemplari giovanili. Cinque specie sono state raccolte per la prima volta nel Mediterraneo Orientale: Akritogyra conspicua ( Monterosato, 1880), Alvania electa ( Monterosato, 1874), Turbonilla micans (Monterosato, 1875), Gleba cordata Forskål, 1776, Thyasira oblonga ( Monterosato, 1878). Otto specie costituiscono nuovi ritrovamenti per il Mar di Levante: Carinaria lamarckii (Peron & Lesueur, 1810), Xenoskenea pellucida ( Monterosato, 1874), Diacria trispinosa ( Lesueur, 1821), Yoldiella philippiana (Nyst, 1845), Cyclopecten cf. hoskynsi (Forbes, 1844), Thyasira granulosa ( Monterosato, 1874), Thyasira eumyaria (Sars, M., 1870), Allogramma formosa (Jeffreys, 1882). Nonostante le acque profonde del Mediterraneo Orientale siano separate dall’Oceano Atlantico da ben due barriere geografiche, le soglie poco profonde di Gibilterra e del Canale di Sicilia, i molluschi bentonici più comuni rinvenuti a profondità maggiori di mille metri al largo delle coste israeliane hanno affinità Atlanto-Mediterranea e Boreale. La loro presenza è spiegabile grazie all’elevata euribatia delle specie, presenti anche nel piano Circalitorale, e grazie alla presenza di larve epipelagiche a sviluppo planctotrofico. Benché la malacofauna dell’area appaia notevolmente impoverita in confronto a quella del Mediterraneo Occidentale, sono state raccolte 12 delle 13 specie pelagiche Mediterranee note di Thecosomata. L’anossia avvenuta nel Quaternario, le condizioni oligotrofiche del bacino, e la presenza della poco profonda soglia Siculo-Tunisina che ha funzionato da barriera, forniscono una plausibile spiegazione alla bassa diversità specifica ed alla bassa densità della malacofauna batiale del Mar di Levante.


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