Ingrid Colanicchia, Giacomo Russo Spena
Intrisi di atteggiamento paternalistico prima e sfacciata ostilità poi, fin dai primi giorni del 1968 i giornali italiani lanciano una vera e propria campagna denigratoria nei confronti del movimento studentesco. Lungi dal raccontare al paese le ragioni delle proteste, scelgono di fare da megafono agli interessi dell’establishment e non si lasciano scappare nessuna occasione per screditare il movimento. Con la parziale eccezione del quotidiano del Pci, interessato alla difesa degli studenti in vista di una loro sussunzione elettorale.
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