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The types of marine molluscan species descrived by Monterosato, in the Museo Civico di Zoologia, Roma. General scope of the work, and part 1: the opisthobranch gastropods.

  • Autores: Marco Oliverio, P. Lionello Tringali
  • Localización: Bollettino Malacologico, ISSN 0394-7149, Nº. 37, 5-8, 2001, págs. 121-142
  • Idioma: inglés
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The project for a revision of the types of marine species described by T. Di Maria, known as Monterosato, kept in the Museo Civico di Zoologia, Roma (ZMR) is presented, with the purpose of providing a clear check-list of these types with the best possible iconography. The problems encountered while carrying out the project are reported, together with comments on the problematic history of the Monterosato collection. In this first part, the types of the opisthobranchs have been examined. Monterosaro introduced ten available specific names, and an infrasubspecific name, raised to subspecific rank by F. Nordsieck before 1985, now regarded as belonging to the opisthobranchs. They are: Acteon candidulus Monterosato, 1923, Ringicula conformis Monterosato, 1877, Cylichnina crebrisculpta Monterosato, 1884, Haminea hydatis var. cymoelium Monterosato, 1871, Spirialis diversa Monterosato, 1875, Coleophysis effusa Monterosato, 1890, Philine intricata Monterosato, 1884, Utriculus minutissimus Monterosato, 1878, ex H. Martin MS., Philine monterosati Monterosato,1874, ex Jeffreys MS., Amphispyra quadrata Monterosato, l874, Philine striatula Monterosato, 1874, ex Jeffreys MS. Type material of all the species have been found in the Monterosato coll.(ZMR), and is here documented. The authors preliminary discuss the identity of the mentioned specific names.

    • italiano

      Gli autori presentano il progetto per l'individuazione dei tipi delle specie di molluschi marini descritte dal Monterosato e conservate nella sua collezione, presso il Museo Civico di Zoologia, Roma (ZMR). Gli autori si propongono di giungere ad un elenco completo dei tipi conservati, offrendone anche, per quanto possibile, una buona iconografia. Le difficoltà connesse all'attuazione di tale progetto vengono presentate, commentando anche i problemi storici della collezione Monterosato. Vengono qui indicati i criteri sulla base dei quali è considerato come tipico il materiale presente nella collezione. In questa prima parte, sono stati esaminati i tipi degli opistobranchi. Gli autori discutono l'identità e disponibilità dei nomi introdotti dal Marchese, identificandone i tipi. Undici nomi di opistobranchi sono considerati disponibili nel senso dell'ICZN (1999: Art. l2): Acteon candidulus Monterosato, 1923, Ringicula conformis Monterosato, 1877, Amphispyra quadrata Monterosato, l874, Cylichnina crebrisculpta Monterosato, 1884, Coleophysis effusa Monterosato, 1890, Utriculus minutissimus Monterosato, 1878, ex H. Martin MS., Haminea hydatis var.cymoelium Monterosato, 1871, Philine intricata Monterosato, 1884, Philine monterosati Monterosato,1874, ex Jeffreys MS., Philine striatula Monterosato, 1874, ex Jeffreys MS., Spirialis diversa Monterosato, 1875.Acteon candidulus - di cui restano soltanto due sintipi - sembra basato su conchiglie scolorite e erose di Acteon tornatilis (Linné, 1758) (cfr. Smriglio & Mariottini, 1996). Parecchi sintipi di Ringicula conformis sono conservati al Museo. Questa specie è certamente distinta da Ringicula auriculata (Menàrd de la Groye, 18l1), sia per la presenza di un dente parietale in più, che per la protoconca dal nucleo meno sporgente e con diametro inferiore - la presenza di una protoconca I e di una protoconca II indica che conformis avrebbe sviluppo planctotrofico. Amphispyra quadrata - di cui resta poco materiale in mediocre stato di conservazione - sembra essere un sinonimo di Colpodaspis pusilla M. Sars, 1870. "Diaphana quadrata (Monterosato, 1874)”, sensu Nordsieck (1972) è specie diversa, forse non descritta (cfr. Oliverio, 2000).Tutto il materiale tipico di Cylichnina crebrisculpta nel Museo, identificabile come tale, è costituito da due conchiglie di Palermo. La distinzione delle specie a spira immersa del genere Retusa T. Brown, 1827 - spesso attribuite al (sotto)genere Cylichnina Monterosato, 1884 - appare ardua, tuttavia C. crebrisculpta potrebbe rientrare nella variabilità di Retusa strigella (Lovén, 1846) - l'identità di Bulla umbilicata Montagu, 1803, data per evidente in letteratura, è, invece, tutt'altro che chiara e perciò è qui adottato il nome di Lovén.Il materiale tipico di Coleophysis effusa - 5 conchiglie - è stato identificato mediante un complesso di indizi, non essendo stato cartellinato come tale per mano di Monterosato stesso. La specie sembrerebbe essere una forma a debole scultura assiale di Retusa truncatula (Bruguiére, 1792), forse prossima alla forma “pellucida, T. Brown, 1827. Utriculus minutissimus è rappresentato da numerosi sintipi nella collezione. Erroneamente collocata da vari autori in Pyrunculus Pilsbry, 1895, è, in realtà, una vera Retusa, come mostrano la conchiglia e le piastre gastriche; è distinta da R. obtusa (Montagu, 1803), di cui a volte, soprattutto dagli Autori nordici, è stata considerata forma immiserita delle acque mediterranee. Il nome Haminea hydatis var.cymoelium è stato elevato al rango di sottospecie prima del 1985 (Nordsieck, 1972) e, perciò, è nome disponibile. Al Museo se ne conserva l'olotipo, che, tuttavia, appare determinabile come una Haminea hydatis (Linné, 1758) scolorita. In linea con Van Der Linden (1994), g1i autori considerano che il nome Philine intricata sia stato validamente introdotto da Monterosato (1884), piuttosto che da Monterosato (1875), che non contiene nessuna caratteristica descrittiva della specie. Il materiale relativo a Philine intricata è abbastanza ricco, laddove sono pochi i sintipi di Philine monterosati, di cui sono qui raffigurate anche i denti radulari e le piastre gastriche. Philine striatula è una vera Philine Ascanius, 1772, una specie valida per la quale è da adoperare questo nome. Oltre che presente in Mediterraneo e lungo le coste europee occidentali, vive anche in Africa occidentale. L'unico Thecosomata Blainville, 1824, descritto da Monterosato è Spirialis diversa, specie valida, già largamente discussa in letteratura, di cui sono stati rinvenuti nella collezione pochi sintipi in cattivo stato, ma ben riconoscibili. I nomi Tornatina detruncata, Bulla globosa, Philine [o Laona] membranacea, Cylichna obesiuscula, Retusa (Coleophysis) pyriformis [o piriformis], Bulla subquadrata, attribuiti da alcuni autori a Monterosato, non furono introdotti dal Marchese in modo valido; nella maggior parte dei casi, anzi, non sono neppure citati nei suoi scritti.


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