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Lavoro, diritto al lavoro, diritto del lavoro

  • Autores: Michela Spini
  • Localización: Diritto delle relazioni industriali: rivista della Associazione lavoro e riceche, ISSN 1121-8762, Vol. 16, Nº. 2, 2006, págs. 386-396
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Work, the right to work, and labour law
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      L’A., muovendo dalla considerazione delle incisive novità introdotte dal d.lgs. n. 276/2003, considera le recenti trasformazioni del mondo del lavoro italiano. In particolare il diritto del lavoro italiano costruito attorno alla figura del contratto di lavoro subordinato a tempo pieno ed indeterminato, non risponde più, ad avviso dell’A., alle esigenze delle imprese e dei mercati e necessita di una profonda rinnovazione. Depongono in questo senso i singoli fattori di trasformazione, vale a dire il repentino sviluppo tecnologico, la globalizzazione e l’internazionalizzazione dei mercati, l’eccellenza del capitale umano, e le complesse dinamiche di un mercato sempre più competitivo e sopranazionale. A questi fattori si aggiungono alcune anomalie del mercato del lavoro italiano rispetto ai principali Paesi industrializzati: la considerevole quantità di lavoro autonomo e di micro-imprese sul territorio, il dualismo dei mercati territoriali e la marcata differenziazione tra il centro-nord e le grandi aeree metropolitane del sud, e l’affermarsi, a favore di determinate professioni, di condizioni di lavoro assolutamente privilegiate rispetto ad altri Paesi grazie alla protezione monopolistica pubblica o parapubblica. Vi sono poi le problematiche che il mercato del lavoro italiano condivide con le altre realtà comunitarie, la scarsa efficienza del pubblico impiego, la disoccupazione di quanti posseggono competenze poco spendibili perché obsolete, l’accesso delle donne al lavoro, il lavoro sommerso, il protagonismo di lavoratori immigrati dipendenti e di imprenditori immigrati nel mercato del lavoro nazionale. A fronte della situazione così delineata, l’A. si sofferma, nella parte finale, sulle nuove esigenze di tutela dei lavoratori, sulle tecniche e le modalità per realizzarle e, in particolare, sulla ravvisata necessità di proteggere il lavoratore anche e soprattutto nella fase precedente alla costituzione del rapporto aumentando la sua possibilità effettiva di scelta e di accesso alle diverse occupazioni possibili.

    • English

      This paper considers recent developments in the Italian labour market, starting with an overview of the important changes introduced by Legislative Decree no. 276/10 September 2003. In particular, in the author’s view, the model of Italian labour law built around full-time open-ended subordinate employment no longer responds to the needs of employers and the markets and is in need of profound changes. A major impact has been made by various transformation factors such as rapid technological change, globalisation and the internationalisation of markets, the development of human capital, and the complex dynamics of a market that is increasingly competitive and supra-national. In addition to these factors, certain anomalies in the Italian labour market compared to the leading industrialised countries are highlighted: the strong presence of self-employment and microenterprises in Italy, the dual nature of the territorial markets and the striking gap between northern and central Italy on the one hand and the great metropolitan areas of the south on the other; in addition, mention should be made of the privileged working conditions of certain occupations compared to other countries, thanks to public-sector monopolies. In addition there are problems that the Italian labour market shares with other EU economies, such as the inefficiency of the public administration, the unemployment of those with skills that are obsolete, the low female participation rate in the labour market, various forms of employment in the hidden economy, and the key role played in the national labour market by immigrants as subordinate workers and as entrepreneurs. In relation to the situation outlined above, the final part of the paper focuses on the new forms of protection for workers, on the techniques and methods for implementing them, and in particular on the need to protect workers especially at the stage of negotiating employment conditions, increasing the range of options, with access to as wide a range of occupations as possible.


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