Resumen de Lo status di disoccupazione tra legislazione statale e provvedimenti regionali
- English
This paper proposes an analysis of the notions introduced by Legislative Decree no.181/2000 concerning the ascertainment of the status of unemployment in connection with the provisions implementing this decree adopted by the Regions and the Autonomous Provinces of Trento and Bolzano, noting that the regional response to the various doubts arising from these notions appears to be fairly homogeneous in the legislation examined. The author focuses in particular on the notion of disadvantaged workers, considering the categories expressly laid down by Legislative Decree no. 181/2000, the recent provisions making specific reference to this notion (in particular Legislative Decree no. 181/2000), the problem of the exhaustive or exemplificatory nature of the lists in the decree under examination, the response in terms of the second alternative emerging from regional legislation, and an explanatory survey of the categories of the legislation. Subsequently in the light of the regional legislation the author examines the notions of “jobless individual”, “readiness to look for work”, “justified reason” for a failure on the part of the individual to attend an appointment arranged by the employment services, “readiness to accept work” and “suitability of an offer of work”. In this framework specific attention is paid to an examination of the role played in the regional legislation by “service agreements”. In connection with this analysis the author deals with the central issue of the definition of the status of unemployment with reference to the questions that are still open relating to the coordination of national and regional legislation, and the definition of the requirements that unemployed individuals must fulfil in order to maintain their status as unemployed and the conditions laid down for entitlement to benefits. The author concludes by arguing that the main issue is not simply that of a standard definition of the notion of unemployment, which in itself would be desirable, but coordination between this notion laid down at national level and regional regulations.
- italiano
L’A. si propone una rilettura delle nozioni introdotte da d.lgs. n. 181/2000 relativamente all’accertamento dello status di disoccupazione alla luce dei relativi provvedimenti di attuazione emanati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, dopo aver rilevato come la risposta regionale ai vari interrogativi suscitati da tali nozioni appare, nella legislazione esaminata, abbastanza omogenea. L’A. si sofferma in primo luogo sulla nozione di lavoratore svantaggiato considerando le categorie espressamente considerate dal d.lgs. n.
181/2000, i provvedimenti sopravvenuti che pure hanno fatto riferimento a tale nozione (in particolare il d.lgs. n. 276/2003), il problema della natura tassativa o esemplificativa dell’elencazione contenuta nel provvedimento in esame, la risposta nel senso della seconda alternativa emergente a livello di legislazione regionale, la rassegna esplicativa delle categorie da quest’ultima considerate. Successivamente sono ricostruite dall’A., alla luce della legislazione regionale, le nozioni di soggetto “privo di lavoro”, “disponibilità alla ricerca di un’attività lavorativa”, “giustificato motivo” in relazione alla mancata presentazione alla convocazione da parte del servizio competente, “disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa” e “congruità dell’offerta lavorativa”. In questo quadro specifica attenzione è riservata all’esame della funzione rivestita, nella legislazione regionale, dal “Patto di servizio”. A fronte di questa analisi, l’A. affronta il tema centrale della definizione dello status di disoccupazione con riferimento alle questioni, ancora aperte, relative al coordinamento tra legislazione nazionale e regionale quanto alla definizione degli obblighi cui il disoccupato deve sottostare per il mantenimento della titolarità dello status e ai presupposti che riguardano la titolarità del trattamento previdenziale. Il problema, conclude l’A, non riguarda quindi solo l’unificazione della nozione di disoccupazione, di per sé auspicabile, bensì il necessario coordinamento tra questa nozione unica, di fonte statale, e le regolamentazioni regionali.
