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Resumen de La nuova nozione di ramo d’azienda

Silvia Piccioli

  • English

    This article considers the definition of the branch of an undertaking transferable pursuant to Article 2112 of the Civil Code, analysing the aspects of the reform dealt with by Legislative Decree No. 276/2003 compared to the previous reform in Legislative Decree No. 18/2001. The author offers a critical analysis in particular of the elimination of the requirement of pre-existing functional autonomy, together with the assignment of the subjective evaluation of this requirement to the transferor and the transferee. It is argued in particular that the new definition of the branch of an undertaking fails to comply with the Community norm, and it is pointed out that the maintenance of the identity of the company and the branch of the company continues to be a key factor in the interpretation of the European Court of Justice. Still with a critical view of the new legislative provision, the author concludes by arguing that the transfer of the branch of an undertaking is a legal instrument by which economic operations can be implemented that by means of the transfer of the company no longer have close connections with the previous formulation of Article 2112 of the Civil Code. It is therefore doubtful whether the new provision is suitable for protecting the interests of the employees, and the question arises as to whether further adjustments are required in order to guarantee employment contracts.

  • italiano

    L’articolo affronta il tema della nozione di ramo di azienda trasferibile ai sensi dell’art. 2112 c.c., analizzando gli aspetti di riforma di cui al d.lgs. n. 276/2003 rispetto al precedente intervento di cui al d.lgs. n. 18/2001. L’autore si sofferma, in senso critico, in particolare sulla eliminazione del requisito della autonomia funzionale preesistente e sulla contestuale attribuzione di tale requisito alla valutazione soggettiva delle parti cedente e cessionario. Si sottolinea in particolare la difformità della nuova nozione di ramo di azienda rispetto alla normativa comunitaria, osservandosi come la conservazione di identità dell’azienda e della parte d’azienda resti un punto fermo dell’interpretazione della Corte di Giustizia. Sempre in una ottica di critica al nuovo dato normativo, l’autore giunge in conclusione a sostenere come la cessione di ramo di azienda sia ora uno strumento giuridico attraverso il quale si realizzano operazioni economiche che con il trasferimento dell’azienda non presentano più gli stretti collegamenti della precedente formulazione dell’art. 2112 c.c. Si pongono quindi forti dubbi sul fatto che la nuova normativa sia ancora idonea a tutelare gli interessi dei lavoratori, o se per caso non richieda, per una migliore garanzia dei contratti di lavoro, i dovuti aggiustamenti


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