This paper describes the process of outsourcing in the reform of the public administration. In this connection outsourcing may be seen as part of a more general process of downsizing in the public sector. By means of this process the public sector reduces its sphere of competence and direct management in favour of a new core business of administration. In general this process concerns the entire public administration, both in terms of the elimination of government rules and simplification (deregulation), and in terms of the transfer of functions from the public to the private sector. The transfer to external providers is intended to deal with certain forms of rigidity and restrictions by introducing flexibility. It is important to avoid the risk of duplicating structures, with traditional services continuing to exist alongside external providers. The author examines the typical phases of outsourcing and in particular analyses the motivations and choices that lead to assigning tasks and functions to external providers. In the public sector this choice is preceded by an examination of the tasks and functions to be carried out, a survey of the norms and processes associated with these functions, and a consideration of the programmes and policies to focus on and to guide the organisation, in the light of data on the management of the use of human and financial resources. The most commonly used instruments in outsourcing include contracts for the use of agency labour for limited periods, described by the author as an instrument of “partial insourcing”, to meet the needs of the organisation. After a survey of the services and processes for which outsourcing can be used, casting light on the vast extent and the complexity of the phenomenon, the analysis leads to the conclusion that the processes of outsourcing adopted by public bodies must necessarily take on characteristics that are different from those of the private sector, while playing a significant role in organisational and financial terms. The externalisation of services and the management of administrative functions requires the various administrations to have a planning capacity, at a strategic level, that is not always present at the highest level of administration. In order for outsourcing to be an effective technique for management and rationalisation, the author concludes, there is a need to adopt a range of provisions aimed at overcoming difficulties, restrictions and cultural models that tend to prevent the adoption of these government and management instruments.
L’A. descrive il fenomeno delle esternalizzazioni nel contesto del percorso di riforma nelle amministrazioni pubbliche. I fenomeni di esternalizzazione si collocano nel più generale processo di downsizing del settore pubblico. Attraverso questo processo il settore pubblico riduce il proprio ambito di competenze e di gestione diretta a favore di un nuovo core business della amministrazione. Il processo interessa, in generale, tutte le pubbliche amministrazioni, sia in termini di eliminazione di vincoli governativi e di semplificazione (deregulation), sia in termini di trasferimento di funzioni dal settore pubblico a quello privato. L’affidamento all’esterno ha tra i suoi obiettivi quello di superare determinate rigidità e vincoli e recuperare in termini di flessibilità; il rischio da evitare è quello di duplicare le strutture, facendo coesistere l’area tradizionale con i contratti di affidamento all’esterno. L’A. ripercorre le fasi tipiche di un processo di esternalizzazione e in particolare analizza le motivazioni e le scelte che spingono verso il processo di affidamento all’esterno. Nel pubblico questa scelta è preceduta da un’approfondita riflessione su quali compiti e quali funzioni esercitare: una ricognizione delle norme e dei processi derivanti da queste, ed un’attenzione ai programmi ed alle policies su cui concentrare l’attenzione e orientare l’organizzazione, alla luce dei dati del controllo di gestione sull’impiego delle risorse umane e finanziarie per processo. Tra gli strumenti più utilizzati nel processo di esternalizzazione, si colloca il contratto di somministrazione a tempo determinato, descritto dall’A. come strumento “di parziale internalizzazione”, adottato per far fronte alle esigenze dell’organizzazione. Dopo una ricognizione sui servizi e i processi su cui è possibile attivare delle procedure di esternalizzazione, che mettono in luce la vastità del fenomeno e la complessità dello stesso, l’analisi conclusiva è che i processi di affidamento all’esterno attivati dalle amministrazioni non possono che rivestire caratteristiche proprie diverse da quelle riscontrabili nel settore privato, assumendo comunque un peso significativo sulle organizzazioni e sui bilanci. La scelta di affidare all’esterno i servizi e la gestione delle funzioni amministrative richiede da parte delle singole amministrazioni una capacità di programmazione, di livello strategico, non sempre presente a livello di alta amministrazione. Affinché l’esternalizzazione rivesta nelle p.a. le caratteristiche di uno strumento di buona gestione e razionalizzazione, occorrerà, quindi, conclude l’A., operare una serie di interventi volti a superare difficoltà, vincoli e modelli culturali che di fatto ostacolano l’affermarsi di tali strumenti di governo e gestione.
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