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Resumen de Smarriti nella transizione: i lavoratori meno giovani nelle economie europee di transizione

Yaraslau Kryvoi

  • English

    After a survey of the various factors which have contributed in recent decades to the ageing of the population in various countries, this paper examines the consequences, both actual and potential, arising from this phenomenon, not only from a sociological but also from a political and economic perspective. The author points out that demographic ageing results in a decline in the number of individuals contributing to pension funds, mainly due to the practice, sanctioned by the legislation relating to pension systems, of early retirement from the labour market. A further significant factor is the general tendency to give scant consideration to, or to discriminate against, older workers, which is typical in particular of former Socialist countries in the transition to the market economy. The drastic exclusion of older workers from the labour market, combined with other factors, has resulted in a systematic and dramatic erosion of the value of pensions, and consequently in the increasing tendency of older people to seek work in the black economy to offset the fall in the value of their pensions. It is argued that the way forward is a structural reform of the pension system that takes account of these changes, as well as a cultural change based on the recognition of the value of and the active involvement of older persons in society, for example by means of introducing disincentives to early retirement.

  • italiano

    Dopo avere proposto una ricostruzione dei diversi ordini di fattori che, negli ultimi decenni, hanno contribuito a favorire il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione in diversi Paesi, l’Autore passa ad esaminare le conseguenze, concrete o potenziali, che dallo stesso derivano, non soltanto sotto il profilo prettamente sociologico, ma anche politico ed economico. L’Autore rileva come l’invecchiamento porti con sé la riduzione del numero di individui che partecipano in qualità di finanziatori ai fondi pensione, principalmente a causa della tendenza, legislativamente sanzionata dalle regolamentazioni pensionistiche, ad un precoce ritiro dal mercato del lavoro (e, più ampiamente, da una cultura scarsamente attenta, quanto non apertamente discriminatoria, nei confronti dei lavoratori di età avanzata, tipica in particolare dei Paesi exsocialisti nella fase di transizione all’economia di mercato). La drastica esclusione degli anziani dal mondo del lavoro, unitamente ad ulteriori fattori, si è sistematicamente risolta, nei Paesi in questione, in una drammatica erosione del valore delle pensioni e, conseguentemente, nella crescente tendenza degli anziani a ricercare una occupazione “non ufficiale” con cui integrare tale valore. Secondo l’Autore, la via d’uscita consiste, in massima parte, in una riforma strutturale del sistema pensionistico, che tenga conto di questi cambiamenti, nonché (a monte) in un mutamento culturale basato sulla valorizzazione e l’effettivo coinvolgimento nella società degli anziani (ad esempio mediante la disincentivazione del pensionamento precoce).


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