This paper analyses the system of industrial relations at the Azienda Trasporti Milanesi (ATM), the company that manages public transport in Milan. The ATM industrial relations system has always been characterised by high levels of unionisation. Until the mid-1990s the unions performed functions that went far beyond their institutional role of collective bargaining, based on a “corporative” model, by virtue of which all those involved played a part in implementing the company mission. This system started to break down in the mid-1990s due to the transformation of the company structure and a new approach that included the introduction of elements of competition. The transition to the new system of industrial relations took place by means of a company-level agreement in 2001, thanks to which the “old” method of bargaining was set aside in favour of a model of collaborative bargaining with a system of information and specific aims laid down in the bargaining phase. The paper also provides an overview of provisions in the agr1eement for social measures for ATM employees. Following the reform of the framework regulations, recreational activities were transferred to the ATM Foundation, the statute of which was governed by a specific trade-union agreement, specifying the characteristics of the Foundation, the initiatives it aims to promote, and the measures taken to deal with issues not covered by the union agreement. The author also considers the critical aspects of this system of industrial relations, such as the high degree of fragmentation of representation, the inevitable rivalry between competing unions, the impact of collective disputes, and the spontaneous formation of conflicting groups. The last part of the paper focuses on the issues arising from the regulation of the right to strike, and of the possible measures for dealing with them. In conclusion, the author points towards a further transformation of the system of industrial relations that is capable of increasing the participation of the social partners in achieving the aims of the company.
L’A. analizza il sistema di relazioni industriali all’interno dell’Azienda Trasporti Milanesi (ATM) che gestisce e coordina il trasporto pubblico nel Comune di Milano. Il sistema di relazioni industriali di ATM è sempre stato caratterizzato da un elevato tasso di sindacalizzazione. Fino alla metà degli anni Novanta il sindacato svolgeva compiti che andavano ben oltre quelli istituzionali di contrattazione, secondo un modello di tipo “cooperativo”, in virtù del quale tutti i soggetti concorrono al raggiungimento della mission aziendale. Tale sistema è entrato in crisi a metà degli anni Novanta a causa della trasformazione del modello societario e di una nuova prospettiva di apertura del settore alle logiche del mercato concorrenziale. Il passaggio ad un nuovo sistema di relazioni industriali è intervenuto con l’Accordo aziendale del 2001, grazie al quale è stata superata la “vecchia” metodologia della contrattazione continua a favore di un modello di concertazione con un pre-definito sistema di informazione e specifici oggetti del confronto gestionale. L’A. passa poi in rassegna le iniziative contrattuali di carattere socio-assistenziale promosse a favore dei dipendenti ATM. A seguito delle riforme del quadro normativo di riferimento, le attività ricreative sono confluite nel programma della Fondazione ATM, il cui statuto è stato disciplinato attraverso specifico accordo sindacale, contenente le caratteristiche della fondazione, l’insieme delle iniziative che essa propone e gli interventi finalizzati alla soluzione di problematiche anche extracontrattuali. La riflessione dell’A., inoltre, verte sui punti di criticità di questo sistema di relazioni industriali, quali l’alto tasso di frammentazione della rappresentanza, le inevitabili rivalità, l’insorgere di vertenze collettive e la nascita spontanea di gruppi di conflitto. Nell’ultima parte del contributo, l’A. si concentra sulle problematiche sorte a seguito della regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero, e sui possibili interventi per il superamento delle stesse. L’A. auspica in conclusione un’ulteriore trasformazione del sistema di relazioni industriali che sappia coinvolgere sempre più le parti sociali nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
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