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Chi sorveglia le banche? La vigilanza governativa sugli istituti di emissione prima della nascita della Banca d’Italia (1874-1892)

  • Autores: Francesco Sanna
  • Localización: Societá e storia, ISSN 0391-6987, Nº. 160, 2018, págs. 343-368
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • Nella storia bancaria è centrale il tema della sorveglianza. Nei trent’anni successivi all’unità d’Italia il governo esercitò un controllo blando e inefficace sul mondo bancario e in particolare sui sei istituti di emissione allora esistenti. Ciò fu dovuto sia alle inevitabili carenze amministrative di uno Stato appena costituito, in cui bisognava ancora costruire le relazioni e i controlli tra le istituzioni pubbliche e private; sia per una debole volontà politica, che sorda alle istanze provenienti dai Paesi europei più avanzati, già orientati verso la banca unica di emissione, cercava di perpetuare il pluralismo bancario, al solo fine di farne una fonte di influenze politiche e clientelari a livello locale. L’inesperienza amministrativa e soprattutto la mancanza di una chiara e coerente politica bancaria, furono i mali che contribuirono ad aggravare la crisi economica dei primi anni novanta


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