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Crimen calumniae e procedimento ex officio nella canonistica tra XII e XIII secolo

    1. [1] Università degli Studi di Siena

      Università degli Studi di Siena

      Siena, Italia

  • Localización: Vergentis: revista de investigación de la Cátedra Internacional conjunta Inocencio III, ISSN-e 2445-2394, Nº. 6, 2018 (Ejemplar dedicado a: Judicial Process : Evolution and development in the History of Law), págs. 133-160
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Crimen calumniae y procedimiento ex officio en el Derecho Canónico entre los siglos XII y XIII
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      In the judicial order of criminal law of a purely accusing kind, which is still operating in medieval times, the repression of the crimen calumniae and of the offences made by the accuser in court has always constituted a powerful deterrent against an instrumental use of the trial. The Decretum of Graziano transposes a fundamental part of the law of Giustiniano envisaged for this offence, determining, on some issues, considerable affinity in the thought of the civilists and canonists of the time. This legislation provided for the repression of the offence a purely inquisitorial procedure: the judge holding the main proceedings, in fact, once ascertained that the original accusation was unsubstantiated, could prosecute ex officio the tort of calumnia immediately within the same judgement. When, therefore, Innocent III will introduce the inquisitorial procedure in the canonical penal process, the exegetes of this School already knew the validity and use for the particular case of calumnia.

    • English

      ell’ordinamento giudiziario penalistico a carattere prettamente accusatorio, qual è quello ancora operante in epoca medievale, la repressione del crimen calumniae e dei reati compiuti dall’accusator in sede processuale ha sempre costituito un potente de terrente contro un’utilizzazione strumentale del processo. Il Decretum di Graziano recepisce una parte fondamentale della normativa giustinianea prevista a carico di questo reato, determinando, su alcune tematiche, notevoli affinità nel pensiero dei civili sti e canonisti dell’epoca. Tale normativa prevedeva per la repressione del reato un procedimento a carattere prettamente inquisitorio: il giudice titolare del processo principale, infatti, una volta accertata l’infondatezza dell’accusa originaria poteva perseguire ex officio l’illecito di calumnia immediatamente e nell’ambito del medesimo giudizio. Quando, perciò, Innocenzo III introdurrà il procedimento inquisitorio nel processo penale canonico gli esegeti di questa Scuola ne conoscevano già la vigenza e l’utilizzazione per il particolare caso della calumnia


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