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Le Leggi Razziali (1938) e gli ebrei italiani emigrati in Argentina: discriminazioni e nuove opportunità

  • Autores: Camilla Cattarulla
  • Localización: Confluenze: Rivista di Studi Iberoamericani, ISSN-e 2036-0967, Vol. 10, Nº. 2, 2018 (Ejemplar dedicado a: Violencia estatal, persecutoria, ideologías, terrorismo de estado y genocidio), págs. 343-358
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • English

      As a result of the “Racial Acts” of 1938, many Italian Jews chose to leave Italy between 1939 and 1942. Most of them were academics, managers, entrepreneurs, diplomats, merchants and career officers, emigrating towards Switzerland, England, Australia, United States, India, Palestine or in Latin American countries. The new political situation led Argentina of the late ‘30s to promote new and more restrictive laws on immigration. This article is an account on how Italian Jews were able to overcome Argentinian legislation on immigration, providing follow-ups on their successful careers and activities in their respective professions and jobs.

    • italiano

      Tra il 1939 e il 1942 molti ebrei italiani scelsero la via dell’esilio a seguito delle Leggi razziali promulgate nel 1938. Si trattò di una mini diaspora costituita soprattutto da professori universitari, dirigenti, imprenditori, diplomatici, commercianti e militari, i quali emigrarono in Svizzera, Inghilterra, Australia, Stati Uniti, India, Palestina, o in paesi dell’America Latina. La nuova situazione politica europea aveva determinato nell’Argentina degli anni ’30 la promulgazione di leggi immigratorie più restrittive. L’articolo dà conto di come gli ebrei italiani riuscirono a superare l’ostacolo legislativo argentino, così come dei successi conseguiti nei rispettivi ambiti professionali.


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