Il contributo ricostruisce, nella prospettiva del diritto penale, il modello di gestione del rischio di offesa correlato all'impiego di organismi geneticamente modificati (OGM), evidenziando come grazie alla direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente l'approccio precauzionale, tipico della disciplina degli OGM, sia fatto confluire dal legislatore comunitario nella cornice dei reati d'evento gravemente offensivi dell'ambiente, descritti all'art. 3 della direttiva stessa.
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