Tra i pochi testi ladini anteriori al Novecento conservati, il cosiddetto »Proclama del 1703« (come viene comunemente citato) è noto da oltre un secolo ed è stato edito varie volte. Ciononostante, queste edizioni presentano varie criticità, dovute soprattutto al fatto che anche le più recenti sono state effettuate non a partire dal manoscritto stesso, ma da una sua fotografia di mediocre qualità pubblicata negli anni 1940. In questo articolo viene fornita una nuova edizione critica, collazionata sulla versione conservata del testo, e proposta un'interpretazione di due passaggi che finora erano rimasti oscuri.
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