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Resumen de Il restauro delle opere d’arte lapidee fiorentine dopo l’alluvione del 1966: la questione della patina

Maria Laura Corradetti

  • italiano

    L’alluvione di Firenze del 1966 provocò inevitabilmente ingenti danni alle opere d’arte. Tuttavia, pur nel dramma della situazione, rappresentò letteralmente uno spartiacque per la forte accelerazione che impresse nella ricerca e nella sperimentazione dei prodotti da impiegare nel restauro. Relativamente alle opere lapidee, in particolare, lo studio delle loro schede tecniche di restauro ha permesso non solo di riconoscere un registro d’intervento che coniugava la prassi operativa fiorentina con la teoria di Cesare Brandi, ma ha anche offerto lo spunto per analizzare particolari aspetti del restauro lapideo. Gli interventi di recupero, infatti, dimostrarono la criticità di due passaggi operativi che facevano riferimento al 'quando' e al 'perché' patinare le sculture. Di fatto, la questione della patina in questo settore rappresentò un acceso terreno di confronto tra gli addetti ai lavori

  • English

    Huge damages caused to cultural heritage by 1966 flood in Florence, represented a start ing point towards a strong speed up in both, the research and experimentation of products to be used in restoration. As regards stone materials, a specific study on their technical datasheets for restoration, not only facilitated to identify and recognize a shared registry of intervention capable to combine the Florentine working practice with the theory of Cesare Brandi, but it offered the opportunity to analyze specific aspects of stone materials restoration. Actually restoration works stressed some criticalities in two operational steps, with reference to «when» and 'why' to patinate sculptures. In fact, the aspect of the 'patina»'in this field, represented a pressing debate involving several experts


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