L'articolo discute e commenta sette lettere di Vincenzo Monti al maestro Girolamo Ferri per il secondo semestre del 1774 riordinate e ricollazionate sugli autografi. Vi sono comprese le trascrizioni di diciotto sonetti, due dei quali sconosciuti ai repertori specialistici, in vista del censimento aggiornato della produzione giovanile del poeta prima del suo trasferimento a Roma (maggio 1778). Nel saggio è inoltre pubblicata una lettera inedita dello stesso Monti a un amico erudito romagnolo (forse Francesco Leopoldo Bertoldi) del luglio 1777.
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