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Resumen de Violenza, politica, diritto: A partire da Che fare di Carl Schmitt? di Jean-François Kervégan

Francesco Mancuso

  • italiano

    In questo scritto l’Autore si concentra sul problema della fondazione dell’ordinamento in Carl Schmitt, ovvero su ciò che istituisce la normatività, nell’intento di verificare se i nodi problematici presenti nella sua teoria si ripresentino in alcune analisi contemporanee. A partire dalla tematizzazione della decisione sovrana come introiezione dell’anomico all’interno della normatività, il contributo esamina in che misura la teorizzazione schmittiana del “politico”, oltre ad essere una giusta verifica dell’impossibilità di una Isolierung del diritto dalla politica, possa reggere alla congiunta raccomandazione, da sempre sostenuta da Schmitt, di una completa Isolierung della politica e del diritto dai valori. In questo senso, l’esito auto-annichilente di una politica che può fare a meno del diritto (contra le premesse hobbesiane da cui lo stesso Schmitt era partito) serve a mettere in guardia, per l’Autore, dalla vulgata di un certo antigiuridismo contemporaneo.

  • English

    In this essay the Author focuses on the issue of Carl Schmitt’s foundation of legal system, i.e. on the rationale of normativity, in order to ascertain the persistence of the Schmittian fundamental stances in contemporary analysis. Starting from the sovereign decision intended as the introjection of anomy inside normativity, the writing evaluates Schmitt’s concept of the Political, which entails the Isolierung of law from politics of course, but it also puts at stake the double Isolierung of politics and law from values. Thus, the self-annihilating outcome of a not law-dependent politics (against the Hobbesian premises Schmitt himself had accepted) constitutes a strong warning, according to the Author, against a certain contemporary anti-juridicism.


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