This article proposes a new reading of the appeal to visual perception in Cv. III VII, IX, focusing on the use of this device by the Averroist tradition in the works of Albertus Magnus, particularly the Quaestio de prophetia.
In quest’articolo si propone una nuova interpretazione dell’espediente alla percezione visuale di Cv. III VII, IX, richiamando all’uso che di quest’espediente fa la tradizione averroista compresa nell’opera di Alberto Magno e, particolarmente, nella Quaestio de prophetia.
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