Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


Resumen de La narrazione dei corpi nell’edificazione “eurocentrica-androcentrica” coloniale: terra femminilizzata, reificazione e subalternità

Laura Sugamele

  • italiano

    In questo saggio si cercherà di riflettere sul legame tra colonizzazione e femminilizzazione del territorio conquistato, considerando che nello schema asimmetrico della dominazione patriarcale, il territorio o la nazione include il genere, incorpora il genere, e il genere è il fulcro sessuale di riconoscimento nella costruzione delle identità territoriali e coloniali. L’analisi si riferirà alle intersezioni tra sesso e razza, elementi fondamentali nel meccanismo dicotomico di dominazione-oppressione, determinante nella fase di conquista coloniale. Il colonialismo emerge, quindi, come una dimensione maschile e fallocentrica, in cui il corpo femminile diventa il centro di produzione della sessualizzazione del corpo inscritto all’interno di un processo riproduttivo sociale e pubblico razziale. Il femminismo, in particolare l’orizzonte teorico postcoloniale, ha riflettuto sulla connessione del colonialismo con il razzismo e il sessismo, quali elementi diretti ad un processo di alterizzazione dell’“altro mondo” con connotazione di permanenza. In quest’ottica, la categorizzazione della donna del “Terzo Mondo” – in quanto donna oppressa sessualmente – viene interpretata in una chiave post-moderna della misoginia colonizzatrice che ha influssi nella società attuale, concettualizzazione che sembra essersi traslata nell’opposizione tra femminismo “occidentale” e femminismo “non occidentale”.

  • English

    In this essay the aim will be to reflect on the connection between colonization and feminization of the conquered territory, considering that in the asymmetric scheme of patriarchal domination, the territory or nation includes and incorporates gender, and gender is the sexual center of recognition in the construction of territorial and colonial identities. The analysis will refer to the intersections between sex and race, fundamental elements in the dichotomous domination-oppression mechanism, which is very strong in the colonial conquest phase. Colonialism emerges, therefore, as a masculine and phallocentric dimension, in which the female body becomes the center of production of the sexualization of the body inscribed within a social and public racial reproductive process. Feminism, especially the postcolonial theoretical horizon, has reflected on the connection of colonialism with racism and sexism, as elements aimed at a process of othering the 'other world' with a connotation of permanence. In this perspective, the categorization of the "Third World" woman – as a sexually oppressed woman – is interpreted in a post-modern key of colonizing misogyny that has influences in today's society, and this conceptualization is linked to the opposition between "western" feminism and "non-western" feminism.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus