Camillo Sbarbaro, a Ligurian poet from the first half of the twentieth century, published in 1963, following the premature death of the painter Elena De Bosis Vivante, excerpts from the letters sent to him by her up until a few months before her death. De Bosis Vivante was a highly sensitive intellectual, married to the writer Leone Vivante. At Villa Solaia in the Sienese countryside she fashioned a simple and cultured home, visited by writers and artists alike. Sbarbaro, a close friend, by publishing these letters, rescued her from oblivion. Memory turns out to be the sole salvation in the face of death.
Camillo Sbarbaro, poeta ligure della prima metà del ’900, pubblica nel 1963, dopo la prematura scomparsa della pittrice Elena De Bosis Vivante, brani delle lettere da lei inviategli fino a pochi mesi prima della sua morte. Intellettuale dotata di grande sensibilità, moglie dello scrittore Leone Vivante, aveva creato a villa Solaia, nella campagna senese, un luogo semplice e colto, frequentato da letterati ed artisti. Sbarbaro, legato da profonda amicizia e affetto, attraverso la pubblicazione, la sottrae all’oblio: il ricordo, come unica salvezza dalla morte.
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