L’utilizzo di esperti (mentor) per trasferire conoscenze, competenze e poteri ( empowerment ) ad aspiranti imprenditori modella numerosi interventi proposti a persone immigrate, sia dagli enti pubblici, sia da privati o dal terzo settore. Tale visione si traduce spesso nell’idea ottimistica, presente nelle agende politiche, dell’impresa come strategia di emancipazione sociale.
Nella realtà, come dimostrano le testimonianze dirette di imprenditori immigrati, tale visione ottimistica dell’impresa sembra scontrarsi con una visione più «malleabile» e, di conseguenza, più complessa dell’integrazione, per cui essa si configura come un processo di trial and error.
In questo contesto, un’opzione potrebbe essere quella di costruire dei supporti di mentoring che non prevedano modelli stabili da seguire, ma che forniscano all’imprenditore metodi di indagine e di riflessione sui propri errori, sugli ostacoli istituzionali e sulle risorse da mobilitare per riuscire a cogliere le opportunità offerte dal proprio contesto e dalla propria condizione.
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