Milán, Italia
L'A. commenta in senso adesivo la sentenza con la quale la Corte di cassazione, definendo un giudizio che ha visto coinvolti l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l'ex senatore Sergio De Gregorio, ha per la prima volta affermato il principio secondo cui non è configurabile il delitto di corruzione propria, di cui all'art.319 c.p.,nei confronti di un membro del Parlamento che riceva un'indebita utilità in relazione all'esercizio della sua funzione; ciò in quanto l'attività del parlamentare non è soggetta a sindacato, essendo previste dagli artt. 67 e 68 Cost. l'assenza di vincolo di mandato e l'immunità per i voti espressi. La sentenza annotata offre all'A. lo spunto per allargare lo sguardo sul più vasto tema della corruzione in ambito politico, rispetto al quale, come conferma l'esperienza di altri ordinamenti, si pone il problema dell'adeguatezza delle norme incriminatrici in materia di corruzione, concepite in rapporto alla generalità degli agenti pubblici, a trovare applicazione nei confronti dei parlamentari, così come della più comprensiva categoria dei soggetti che, a vario titolo, ricoprono un incarico politico, su base elettiva (es. consiglieri regionali e comunali, sindaci o presidenti di regione) o perché nominati da soggetti eletti (es. assessori o ministri).
(*) II testo della sentenza qui commentata é consultabile al sito www.dejure.tt.
The Author comments, thereby endorsing it, a decision in which the Italian Supreme Court, defining a judgment that involved former Prime Minister Silvio Berlusconi and former senator Sergio De Gregorio, for the first time affirmed the principie whereby members of Parliament receiving undue benefits in relation to the performance of their function cannot be charged with the offence of "direct bribing" (art. 319 of the Italian Criminal Code) because the activity of Members of Parliament is not subject to scrutiny pursuant to articles 67 and 68 of the Italian Constitution (freedom of mandate and immunity for opinions and votes expressed).
The annotated sentence offers the Author the chance to look at the broader issue of corruption in the political sphere. This topic, as confirmed by the experience made in other legal systems, raises the issue of the applicability of corruption-related offences, which were designed for public officers in general, to MP's as well as the broader category of subjects who, for various purposes, hold a political office, either as a result of an election (e.g. regional and municipal councillors, mayors or regional governors) or of an appointment by elected subjects (e.g. aldermen or ministers).
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