Ci sono diversi modi per mettere a tacere un giornalista. Uno è sicuramente la violenza esplicita, fatta di minacce e aggressioni. Un altro, ben più subdolo, è l’uso pretestuoso delle querele per diffamazione. Uno strumento che, in un periodo caratterizzato da una grande incertezza lavorativa per i giornalisti, diventa ancora più efficace. Il precariato, infatti, coniugato con il pericolo di dover risarcire di tasca propria, è un mix capace di fiaccare chiunque.
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