“Se mio padre fosse stato adeguatamente sostenuto e difeso dallo Stato al cui servizio lavorava, sicuramente non avrebbe fatto quella fine”. Così, oggi, una delle figlie di Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio. Una dichiarazione che poggia su alcune risultanze processuali da cui emergono chiaramente sia la condizione di isolamento del magistrato negli ultimi mesi della sua vita sia i depistaggi successivi al suo omicidio.
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