Il 1992, con l’inchiesta Mani pulite che spazza via la Prima Repubblica, avrebbe potuto rappresentare l’inizio di una rigenerazione per il nostro paese. E invece quell’anno segna l’esordio di un nuovo regime che, anziché contrastare, incrementa clientelismo e corruzione; e nel quale le organizzazioni mafiose si propongono con successo di riempire i vuoti generati dalla crisi dei vecchi partiti, nel ruolo di mediatori tra le istanze del territorio e i pubblici amministratori (locali e nazionali). Nasce così un’oikocrazia a partecipazione mafiosa.
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