Lontano da quanti sostengono che gli arcana imperii devono rimanere tali, il Diario di Sabino Cassese è la prosa ponderata ma non reticente di chi dentro la Corte c’è stato. Un libro di politica istituzionale che non si presta a soddisfare il pettegolezzo dell’opinione pubblica curiosa e che di una monografia di diritto costituzionale ha ben poco. È la consapevole narrazione delle realtà di un’istituzione pubblica che non vive solo di sentenze e deliberazioni dei suoi componenti, ma conosce altri errori e disfunzioni a connotarne l’operato.
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