L’Autore evidenzia con un profilo critico ed analitico le novità legislative apportate dal d.lgs. n. 28 del 2015. Si pone l’accento in prima battuta sull’art. 133-bis c.p., sottolineando da un lato i criteri di applicazione, dall’altro le prime interpretazioni dottrinali e giuridiche sullo stesso, dalle quali scaturiscono i primi grandi interrogativi sull’applicazione del novellato articolo. In un secondo momento, l’attenzione si sposta sugli effetti che il concetto della tenuità del fatto ha sul processo penale. In conclusione, ci si interroga su quale sarà il giusto modus operandi, e si cerca una soluzione ragionevole sul rapporto tra accertamenti giudiziali e declaratoria di non punibilità.
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