A seguito dell’approvazione del disegno di legge finalizzato a riformare il reato di scambio elettorale politico-mafioso, l’Autore analizza il nuovo testo dell’art. 416-ter c.p. al fine di meglio comprendere la portata della riforma e il suo prevedibile impatto sulla prassi, ponendo l’attenzione in particolare sugli aspetti critici del nuovo ambito di applicazione della rimeditata fattispecie di reato, sul momento consumativo dello stesso, sull’oggetto della prestazione del politico, nonché da ultimo sul trattamento sanzionatorio che è stato condivisibilmente ripensato, con una parziale inversione di rotta rispetto alle proposte iniziali, in una cornice edittale meno severa di quella stabilita dal primo comma dell’art. 416-bis c.p.
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