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Resumen de Giovanni Villani nel «Vocabolario della Crusca»: gli spogli dei codici riccardiani

Caterina Canneti

  • español

    Giovanni Villani’s Cronica was perused by the Academicians of the Crusca for the Vocabolario right from the start of the preparatory works for the first edition, in the last decade of the sixteenth century. As far as lexicographical activity is concerned, Giovanni Villani can be considered the “quarta corona” of the Vocabolario, due to the high frequency of his presence in the entries of all the editions. The sources used by the Academicians for this author (manuscript and printed), on the basis of the wide diffusion of the Cronica, are numerous and each one is referred to in various affirmations contained in the entries. In detail, this study analyses the use of the manuscript sources of the Cronica, now preserved in the Biblioteca Riccardiana of Florence, which were frequently consulted by the Academicians in the course of their research. Some examples concerning these quotations from the Cronica have been examined in order to understand the actual use of the manuscript texts and to observe how these sources have influenced the texts included in the Vocabolario (from the first to the fourth edition), by direct comparison with the manuscripts, as well as showing, through the important archive documents in the Accademia della Crusca, how the Academicians obtained the texts used for their research. The example of the Riccardiano 2197 (Quaderno riccardiano) has also been taken into consideration, still in connection with Villani’s Cronica

  • italiano

    La Cronica di Giovanni Villani è stata spogliata dagli Accademici della Crusca per il Vocabolario fin dall’inizio dei lavori per la prima edizione, negli anni ’90 del Cinquecento. Giovanni Villani può essere definito, relativamente all’attività degli Accademici lessicografi, la “quarta corona” del Vocabolario, vista l’altissima frequenza con cui compare nelle voci di tutte le impressioni. Le fonti che gli Accademici dichiarano di utilizzare per quest’autore (manoscritte e a stampa), a fronte anche dell’estesissima tradizione della Cronica, non sono poche e a ognuna ci si riferisce con dichiarazioni varie nel corso delle voci. Nello specifico, questo studio illustra l’utilizzo delle fonti manoscritte della Cronica oggi conservate alla Biblioteca Riccardiana di Firenze, di cui gli Accademici si sono ampiamente serviti durante gli spogli. Si sono presi, dunque, in considerazione alcuni esempi relativi ad allegazioni della Cronica contenenti dichiarazioni degli Accademici per comprendere quale sia stato l’effettivo utilizzo dei testi a penna considerati e osservare in che modo tali fonti abbiano influito sul testo riportato nel Vocabolario (dalla prima alla quarta edizione), tramite confronti diretti coi manoscritti, oltre a illustrare, grazie all’importantissimo contributo delle carte d’archivio dell’Accademia della Crusca, in quale maniera gli Accademici si siano procurati i testi per gli spogli. Si è considerato, poi, anche il caso del Riccardiano 2197 (Quaderno riccardiano), sempre in relazione alle allegazioni della Cronica di Villani.


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