The first phase of the XVIII Legislature was characterized, as far as criminal law is concerned, by the high number of populist-inspired laws.
Among these, a major role was played by the l. 3/2019 (so-called "scrubbing", with which the long process of convergence between the system of repression of mafia crime and anti-corruption discipline has been accomplished.
These reforms do not represent a real innovation, nor a break with previous legislation; rather, they are the effect of parallel convergences between two different forms of populism, which affect this country at least since the 1990s.
La prima fase della XVIII Legislatura si è caratterizzata, per quanto interessa il diritto penale, per un vero e proprio diluvio di leggi di stampo populista, che hanno spaziato dalla riforma della difesa legittima, fino alla soppressione della prescrizione dopo la sentenaa di primo grado (anche se di assoluzione). Vera e propria cartina di tornasole della visione politico criminale dell’esecutivo giallo-verde, che ha guidato il paese fino all’estate del 2019, è stata però la legge Spazzacorrotti(3/2019), con la quale si è compiuto il percorso di assimilazione tra la legislazione in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione e la disciplina emergenziale antimafia. Queste leggi, tuttavia, non rappresentano una vera e propria innovazione, né una rottura rispetto alla disciplina previgente. Piuttosto, sono il frutto avvelenato delle convergenze parallele tra due opposte forme di populismo, che affettano questo paese almeno dagli anni ’90 del Novecento. Ripercorrendone le tracce, lungo le due direttrici della legislazione antimafia e di quella in materia di contrasto ai fenomeni corruttivi, emerge come il modello della perenne emergenza sia ormai la principale fonte di ispirazione di un legislatore, che a dispetto del variare delle maggioranze parlamentari, mantiene una visione uniforme – e illiberale – del ruolo del penale nella democrazia italiana.
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