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La regolazione europea della insolvenza transnazionale tra autonomia ed eteronomia: il c.d. “impegno” ad evitare la procedura secondaria

  • Autores: Federica Pasquariello
  • Localización: Diritto fallimentare e delle società commerciali, ISSN 0391-5239, Vol. 94, Nº. 6, 2019, págs. 1295-1317
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Nella regolazione europea della insolvenza transnazionale, secondo il Regolamento UE n. 848/2015, è accolto un modello di c.d. Universalismo moderato, che si basa sulla attivazione di un’unica procedura concorsuale a carico del debitore cross-border, secondo la giurisdizione e la legge sostanziale dello Stato membro del luogo del COMI; tuttavia possono essere avviate procedure c.d. secondarie nel territorio dello Stato membro ove il debitore abbia una dipendenza. Il contributo analizza e commenta la previsione dell’art. 36 del Regolamento, che disciplina il possibile “impegno”, avanzato dall’amministratore della procedura principale, ed approvato dai creditori “locali” per evitare l’apertura di una procedura secondaria, assicurando ai creditori locali che le loro pretese saranno regolate “come se” una procedura territoriale fosse stata aperta. La fattispecie va collocata, insieme ai c.d. Protocolli, nel quadro di una significativa apertura del Regolamento a forme di autonomia negoziale

    • English

      In EU Regulatory framework, according to EIR n. 848/2015, the coexistence of a main proceeding with one (or more) non-main proceeding may occur. The main proceeding is universal in itself, i.e., it includes all the assets and liabilities in pool, according to a single lex concursus, and starts out in the place of the debtor’s COMI; the non-main one can be opened in any Member State where the debtor has an establishment. This contribution focuses on the Undertaking pursuant to art. 36 EIR, which is given by the Insolvency Practitioner in the main proceeding in order to avoid the opening of a secondary proceeding: in respect of the assets located in the Member State in which secondary insolvency proceedings could be opened, the IP will comply with the distribution and priority rights under national law that creditors would have if secondary insolvency proceedings were opened in that Member State. In other words, by means of the undertaking, the IP will act “as if” he leads a non-main proceeding, also called Virtual Territoriality Proceeding, formerly known in Common Law Countries


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