Módena, Italia
The essay reflects on the results achieved by doctrine and jurisprudence about the criteria for evaluating the inhuman or degrading character reserved for the prison treatment, in violation of Article 3 ECHR. The Author also investigates the most problematic profiles, such as those related to the calculation of the intramural living space for each prisoner and the presence of the bathroom so-called “on sight”, and, at the end, she also makes some critical remarks about the lack of some fixed “indicative indices of inhumanity”, which could represent a guide for the judge’s work.
Il contributo riflette sugli approdi raggiunti da dottrina e giurisprudenza circa i criteri di valutazione del carattere inumano o degradante riservato al trattamento carcerario, in violazione dell’art. 3 Cedu. Dopo avere indagato i profili più problematici, quali quelli connessi al calcolo dello spazio vitale intramurario riconosciuto al detenuto e alla presenza del cd. bagno “a vista”, l’Autore svolge alcune osservazioni critiche circa la mancanza di sicuri “indici indicativi di disumanità” cui fare riferimento, capaci di guidare l’opera dell’interprete.
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