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Fare cinema nel paese degli ayatollah

  • Autores: Sara Hejazi
  • Localización: MicroMega, ISSN 0394-7378, Nº. 1, 2020 (Ejemplar dedicado a: Almanacco del cinema)
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • Il codice morale e la censura che gravano sul cinema iraniano non hanno impedito e non impediscono ai cineasti locali di rappresentare nei propri film quei temi sociali, culturali e politici che di fatto mettono in discussione i valori della Repubblica islamica: tra questi, la rigidità dei ruoli di genere, le ingiustizie sociali, le difficoltà economiche della classe media… In barba alla censura, negli ultimi tre decenni il cinema iraniano ha prodotto un gran numero di pellicole che appaiono come denunce (non tanto) velate delle falle del sistema, della società e della politica nazionale e che al contempo hanno creato, dal punto di vista stilistico, una nuova corrente cinematografica riconosciuta a livello internazionale, che ricorda il neorealismo italiano, ma che si sta rapidamente evolvendo in qualcosa di inedito e di tipicamente ‘iraniano’.


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