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Resumen de L' emersione del patto corruttivo: il nuovo fronte degli strumenti premiali e investigativi

Maria Novella Masullo

  • English

    This paper examines the new incentives and investigative tools introduced by Law No. 3 of 2019 aimed at facilitating the emergence of corrupt bargains. The first part of the paper is devoted to the procedural collaboration, i.e. a reason for nonpunishability provided for in Art. 323 ter of the Italian Criminal Code for certain crimes against the public administration. Upon outlining the rationale and the structure of this new form of incentive, the paper highlights some critical issues related to the scope of application and, more generally, to the limits of effectiveness of this provision, which is first examined from the viewpoint of the individual responsibility and then under the broader perspective of the related corporate liability. The second part of the paper investigates the compatibility of undercover operations, whose discipline has been revised by the aforementioned Law of 2019, with the structural features of corruption crimes, which are now included among those offences for which the use of this investigative instrument is allowed. More specifically, the main issue concerns the boundaries of non-punishability of undercover operations, which results from the necessity - which should be ensured on a legislative level - to make a distinction between the figure of the undercover agent and that of the agent provocateur.

  • italiano

    Il contributo esamina i nuovi strumenti premiali e investigativi introdotti dalla legge n. 3 del 2019 allo scopo di favorire l'emersione del patto corruttivo. La prima parte del lavoro è dedicata alla causa di non punibilità della collaborazione processuale prevista all'art. 323-ter del codice penale per taluni delitti contro la pubblica amministrazione. Delineata la ratio e la struttura tipica di questa nuova forma di premialità, si evidenziano talune criticità legate all'ambito applicativo e, più in generale, ai limiti di effettività della previsione normativa, osservata dapprima nell'ambito della responsabilità individuale e, poi, nella più ampia prospettiva della correlata responsabilità degli enti. La seconda parte del lavoro si propone di indagare la compatibilità della tecnica investigativa delle operazioni sotto copertura, la cui disciplina è stata rivisitata dalla citata legge del 2019, con le caratteristiche strutturali dei reati di corruzione, oggi inclusi nel novero di quelli per cui è consentita l'utilizzazione dello strumento investigativo. In particolare, la questione principale riguarda i confini di scriminabilità delle undercover operations, sintetizzata in chiave garantistica nella necessità - che dovrebbe essere assicurata a livello legislativo - di tenere distinta la figura dell'agente infiltrato da quella dell'agente provocatore.


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