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Controversie nello stabilimento del modo potenziale: analisi testuale e traduttologica dell‘espressione del futuro e dell‘ipotesi in italiano e in spagnolo medievali

    1. [1] Universidad de Oviedo

      Universidad de Oviedo

      Oviedo, España

  • Localización: Romanica Olomucensia, ISSN 1803-4136, ISSN-e 2571-0966, Nº. 1, 2019, págs. 21-35
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Debate on the potential mood: textual and traductological analysis of the expression of hypothesis and the future in middle Italian and middle Spanish
  • Enlaces
  • Resumen
    • italiano

      La considerazione del potenziale come un modo grammaticale autonomo è stata oggetto di molteplici controversie. Negli studi di italianistica, le forme verbali del condizionale si sono incluse all'interno di questa categoria (spesso denominata modo condizionale), anche se, secondo Alarcos Llorach, comprende anche i tempi del futuro. Seguendo criteri funzionalisti attinenti al dominio linguistico ispanico, Alarcos ritenne che l'inclusione del futuro nel modo potenziale fosse basilare. In conformità a questa innovativa proposta e agli approcci linguistici dell'italianista Tekavčić, si è accertato che la concezione alarchiana è ugualmente applicabile all'italiano. Ecco perché si è scelto di fare un'osservazione contrastiva. Attraverso l'attento esame della prima traduzione castigliana del Decameron, questo saggio si propone di mostrare le somiglianze e le divergenze dell'edizione spagnola rispetto all'opera originale italiana. Incentrata sullo studio minuzioso del periodo ipotetico, di certe perifrasi verbali, di alcuni avverbi modalizzatori e dei valori delle forme verbali coniugate al potenziale (sia in futuro che in condizionale), l'analisi grammaticale metterà in evidenza come, dal Medioevo, il castigliano e l'italiano - anzi, il toscano trecentesco - condividono una serie di tratti morfosintattici che, in gran parte, hanno prevalso oggi. In base a quanto detto sopra, si è potuto giungere alla seguente conclusione: l'italiano e lo spagnolo si comportano nello stesso modo tranne che in un caso riguardante l'uso del condizionale. A questo proposito, si è notato come il condizionale passato italiano si usa, in certi contesti, per alludere ad avvenimenti che in spagnolo richiedono l'utilizzo del condizionale presente, perché ritenuti non conclusi e, quindi, di aspetto imperfettivo.

    • English

      The potential mood has been a matter of long-standing controversy. In Italian Studies, conditional verb forms have traditionally belonged to this category, frequently called the conditional mood, even when Alarcos Llorach includes future tenses in it, too. Following the functionalist principles of Hispanic linguistics, Alarcos defends the position that the future should be included within the conditional mood. According to this innovative claim, in line with the ideas advocated by the linguist Pavao Tekavčić, Emilio Alarcos' proposal has proved to be perfectly applicable to Italian. This is the reason why a contrastive perspective has been adopted. In this article, a close scrutiny of the first translation into Spanish of The Decameron aims to show the similarities and differences between the Spanish edition and the original Italian text. With the focus on the detailed study of the hypothetical meaning of some verbal periphrases and modal adverbs, as well as on the values of verb forms conjugated in the potential (both future and conditional tenses), the grammatical analysis will reveal the way in which Spanish and Italian, specifically 14th-century Tuscan, have, since the Middle Ages, shared a number of morphosyntactic characteristics, many of which have survived until today. A conclusion can be drawn from all of this: Italian and Spanish behave in the same way, except for one case relating to the use of the conditional. It must be noted that the conditional perfect in Italian is used in certain contexts to refer to facts that in Spanish are expressed in the conditional simple, since they are considered non-finite and, thus, aspectually non-perfect.


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