Nella seconda metà del XVI secolo comparve a stampa in molteplici edizioni un testo intitolato Commentarius de divisionibus actionum, redatto probabilmente tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo da Adamanzio Dionisio, che viene indi-cato nelle edizioni cinquescentesche come auditor di Giasone del Maino. L’opera consiste in uno strumento tassonomico di chiara e rapida consultazione per la co-noscenza delle caratteristiche delle actiones processuali romane: si tratta cioè di un agile prontuario di grande praticità, le cui doti di semplicità e di sintesi spiegano la sua presenza in appendice alla Lectura di Giasone del Maino sul titolo De actionibusdelle Istituzioni nelle edizioni prodotte dal 1571 al 1595. Nondimeno, l’impostazio-ne adottata da Adamanzio Dionisio presenta notevoli affinità con la ben più celebre sistemazione dell’Arbor actionum di Giovanni Bassiano, al punto che una compa-razione tra le due opere è in grado di mostrare come la differenza tra le due forme di classificazione sia assolutamente modesta. Il presente saggio si propone quindi di indagare le ragioni per le quali Adamanzio Dionisio ritenne opportuno modificare il modello bassianeo, e soprattutto si propone di spiegare perché la trasformazione adottata da Adamanzio Dionisio abbia conosciuto un subitaneo e considerevole successo editoriale nel corso della seconda metà del XVI secolo per essere poi invece altrettanto repentinamente abbandonata alla fine dello stesso secolo cadendo defini-tivamente nell’oblìo e cedendo così di nuovo il posto alla classificazione dell’Arbor actionum.
In the second half of the sixteenth century, a text headed Commentarius de di-visionibus actionum appeared in print in multiple editions. It was probably written between the end of the XV and the beginning of the XVI century by Adamanzio Dionisio, who is indicated in the editions as a disciple of Giasone del Maino. The work is a clear and easily consultable taxonomic instrument concerning the charac-teristics of the Roman procedural actiones: it is an agile handbook of great practical-ity, whose simplicity and synthesis explain its inclusion as an appendix in the Lectu-ra of Giasone del Maino on the title De actionibus of the Institutions in the editions produced from 1571 to 1595. Nevertheless, the approach adopted by Adamanzio Dionisio shows remarkable affinities with the much more famous systematics of the Arbor actionum of Giovanni Bassiano: a comparison between the two works can show how the difference between the two forms of classification is absolutely mod-est. The present essay proposes to investigate the reasons why Adamanzio Dionisio thought it appropriate to modify the model of Bassiano, and above all intends to explain why the new systematics adopted by this author has known a sudden and considerable editorial success during the second half of the XVI century, to be then just as suddenly abandoned at the end of the same century, finally falling into obliv-ion and thus giving way again to the classification of the Arbor actionum.
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