Viterbo, Italia
A partir de la predilección deMarie Luise Kaschnitz por el relato breve (Das dicke Kind, 1952), este trabajo se propone llevar a cabo un análisis formal de algunos pasos de la colección de reflexiones romanas que la escritora titulaEngelsbrücke. Römische Betrachtungen(1955). En sus "miradas sobre Roma", Kaschnitz junta la topografía de Roma con unas imágenes narrativas que, por su brevedad e intensidad, remiten al relato breve. De la fusión entre narración e imagen topográfica nacen unas inéditas formas breves en prosa que definiremos "miniaturas" en las cuales Kaschnitz demuestra su habilidad de narradora y poeta
Partendo dalla predilezione di Marie Luise Kaschnitz per il racconto breve (Das dicke Kind, 1952), il contributo si propone di analizzare, su un piano formale,alcuni estratti dalla raccolta di riflessioni romaneche la scrittrice intitolaEngelsbrücke. Römische Betrachtungen(1955). Nei suoi “sguardi su Roma” Kaschnitz unisce la topografia di Roma a delle immagini narrative che, per brevità e intensità, rimandano al racconto breve piuttosto che alla narrativa di viaggio. Dalla fusione tra narrazione e immagine topografica nascono delle brevi forme prosastiche inedite, che definiremo “miniature”, nelle quali Kaschnitz mostra la propria abilità di narratrice e di poetessa
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados